Valley of the Gods: un gioiello nascosto dello Utah
Quando si parla dell’ Ovest degli Stati Uniti, una delle prime immagini che viene in mente è quella della Monument Valley, immortalata nelle foto più iconiche del Far West. Ma non molti sanno che proseguendo per circa 50 km verso nord, lungo la bellissima statale 163 si trova un piccolo gioiello tutto da scoprire: la Valley of the Gods, una splendida distesa di rocce di arenaria scolpite dal vento in curiose forme.
Non esiste un Visitor Centre dove chiedere informazioni, però è meglio verificare in anticipo che non abbia piovuto, in quanto la scenic drive, tutta sterrata, di 17 miglia (circa 27 km) che attraversa la valle, dalla Highway US 163 alla US 261, tra splendidi pinnacoli di roccia rossa potrebbe diventare di difficile percorrenza, soprattutto per chi ha una berlina. Non è facile individuare la strada secondaria lungo la US 163, ma con un po’ di attenzione, dopo circa 8 miglia da Mexican Hat sulla sinistra troverete un cartello che ne indica l’accesso. Per visitarla in tutta la sua bellezza bisogna calcolare almeno un paio d’ore; vi regna uno splendido silenzio e ci si trova in un luogo magico, considerato a ragione la sorella minore della vicina e più frequentata Monument Valley.
Lungo la strada ci sono diversi punti panoramici da non perdere: i Seven Sailor Butte, una formazione di sette pinnacoli uno accanto all’altro; Setting Hen Butte, che si incontra dopo circa 3 miglia dall’inizio della strada per poi proseguire verso il Franklin Butte, la Batteship Rock, il Castle Butte e per terminare con la Lady in the Bathtube.
Quasi al termine della scenic drive e poco prima che la strada si immetta nella US 261, sulla destra si incontra il B/B The Valley of The Gods, purtroppo non sempre aperto, ma che offre opportunità di dormire all’interno della valle: un’esperienza veramente unica e speciale!
Le mesas, i pinnacoli, i monoliti e le rocce modellate dall’azione dell’acqua e degli eventi atmosferici nel corso dei millenni della Valley of the God e lo splendido silenzio che vi regna, rimangono scolpite nella memoria per molto tempo con la consapevolezza di avere fatto un viaggio indietro nel tempo, nel ‘West as it used to be’!