Ladakh: tra Cielo e Terra
Fare un viaggio alla scoperta del Ladakh non è certamente una scelta convenzionale: questa piccola parte di India, chiamata anche il ‘piccolo Tiber’, ai confini con la Cina ed i Pakistan è una terra difficile, remota e non adatta a tutti, a partire dal fatto che è circondata dalla catena del Karakoroum, con le sue alte vette che superano gli 8000 metri. Dopo essere partiti da Delhy ci si inoltra verso questi paesaggi straordinari che si ammirano dall’oblo dell’aereo e si capisce immediatamente che si sta per arrivare in un terra fuori dal comune. Leh, la capitale del Ladakh si trova a 3500 metri per cui, appena usciti dall’aeroporto si viene accolti dall’aria rarefatta di alta montagna e ci si domanda come sarà possibile effettuare le escursioni con la fatica che si fa a camminare ed a respirare. Per questo motivo è consigliabile rimanere i primi giorni a Leh e visitare i bellissimi monasteri di Phyang, Spituk, lo Stok Palace e la bellissima Indo Valley, con i monasteri di Hemis, Thiskey e Shey, tutti ad una distanza massima dalla città di circa 90km. Questo permette al fisico di abituarsi all’altitudine e ad affrontare il viaggio per raggiungere l’incredibile Nubra Valley, attraverso la spettacolare strada carrozzabile più alta del mondo che culmina con il Kardungla Pass, a 5359 metri. Nella Nubra Valley il pernottamento è previsto in campi tendati, spartani ma si è circondati da un paesaggio talmente fantastico e quasi lunare che tutto passa in secondo piano: si passa da dune di sabbia bianca a montagne che, a seconda delle ore della giornata, assumono sfumature di colore diverse. Un’altra tappa imperdibile in Ladakh è la visita al Pangong Tso (lago), che si trova a circa 150 km da Leh attraversando le bellissime vallate di Chemre e Sakti, fino a raggiungere il Chang La Pass a quota 5289 metri. Da qui si scende lungo una strada tortuosa e stretta fino a quando si intravede lo splendido lago di Pangong che accoglie i visitatori con le sue innumerevoli sfumature di blu ed azzurro. Dopo il piccolo insediamento di Lakung si arriva sulle rive del lago dove durante l’estate ci sono dei campi tendati per il pernottamento, un’esperienza veramente unica dato che ci si trova a 4200 metri di altitudine. E’ difficile descrivere le sensazioni che si provano passeggiando lungo le rive di questo lago, il più grande della catena del Karakorum con i suoi 160 km di lunghezza, il 60% dei quali si trova in territorio cinese, pace e serenità e la consapevolezza di essere in un luogo magico e speciale, come lo è sicuramente tutto il Ladakh, un viaggio faticoso e da affrontare con spirito di adattamento, ma che lascia dei ricordi unici sapendo di essere stati al confine ‘tra cielo e terra’.